Lo scenario urbano è spazio di continua creazione entro il quale far convogliare l’insieme delle sensibilità di un essere umano votato come non mai al cambiamento. Spazio urbano che è andato allargandosi così tanto, anche attraverso la simulazione apportata dalle nuove tecnologie, che la differenza tra reale e digitale sembra essere lo specchio di quella antica tra sogno e veglia. Come aveva già intravisto Baudrillard, il nostro habitat innaturale (le aggregazioni urbane) ha assunto carattere di simulacro, tanto da mettere in crisi l’uomo nel suo intimo, ricoprendolo di ansie e paure del tutto nuove e incontrollabili. Il video è la prosopopea di una visione, visione di solitudine, di angoscia, di affanno all’interno di un territorio urbano sempre più ostile e incontrollato, a meno che non si diano delle linee generali di ricongiungimento tra tutti i campi d’interesse, dall’ingegneria all’arte, dall’architettura all’urbanistica, mossi da un’etica generale, quella che James Hillman chiamava politica della bellezza.
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celeste,
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