"SOLO UNA PELLE"
Col mio lavoro cerco sempre di trovare il senso profondo,“ l’ anima” delle cose, delle immagini; chiudo gli occhi di fronte alla realtà visibile per sentirla più affettivamente e sensorialmente. C’è in me il tentativo, il desiderio di riuscire a trasformare la tela in qualcosa di vivo, che si presenti allo sguardo dell’osservatore con un impatto visivo deciso e cercando di risvegliare le sensazioni più profonde ed i sentimenti più forti dell’ essere umano. Tutto ciò mi ha fatto capire quanto l’uomo così come l’ artista nel suo lavoro venga inevitabilmente influenzato dalla storia. La storia diviene portatrice dell’ opera.
Con questo lavoro ho cercato di esprimere simbolicamente, quello che ho provato e sentito in un particolare momento della mia vita in cui hanno predominato determinate sensazioni rispetto ad altre. Sensazioni che riguardano il ricordo, “il ricordo in forma di immagine”. Tutto è nato dalla paura nell’accorgersi di quanto le immagini dei miei ricordi col tempo svanivano sempre più. La paura che ingenuamente quasi ti logora dentro è manifestata simbolicamente da quei segni sul corpo, quei tagli, ambigui , sfuggenti ad una logica razionale ma con una segreta azione persuasiva nella sfera della sensibilità psicologica. Ho usato il colore in modo arbitrario così da esprimermi più forte; mentre; le parti mancanti del corpo rimandano a quella sensazione di incompletezza dentro di sé. Tutte queste emozioni svaniscono poi quando, grazie al tempo, all’ esperienza grazie all’arte che aiuta a vedere meglio la vita dando corpo, immagine alle domande su di essa e sul profondo e inafferrabile; ci si rende conto di quanto siano più importanti i sentimenti , il calore, le emozioni che una determinata persona o cosa ti hanno lasciato nel cuore. E’ così che i ricordi resteranno sempre dentro di noi senza svanire mai.
Tutto ciò ho cercato di trasportarlo nell’ opera con un segno che non è più certo, ma è solo una sensazione, la mia sensazione.
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