work in progress

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Installazione, Idee, Politico/Sociale, Materiali vari, 400x300x200cm
Una decina di pizzi candidi o trasparenti fluttuano nello spazio disposti sulle tre direzioni degli assi cartesiani e si relazionano in maniera speculare con identici pizzi realizzati in cemento e pietra.
La realtà e il sogno, due visioni speculari ma opposte di un futuro possibile, una tensione non risolta e perennemente presente. Una scelta che si pone ogni giorno: adeguarsi e rassegnarsi alla realtà o cercare qualcosa di più, mettere in dubbio le certezze, lasciare alle spalle le sicurezze per inseguire la realizzazione del sogno di una vita.
Nel tentativo di far collimare le due visioni tutto di modifica, il sogno cozza con la realtà, ciò che ne resta è la vita.
Assumere la libertà di scelta come consapevole atto costituente della vita piuttosto che lasciarsi trascinare su una strada già tracciata: questa è la speranza implicita in questo progetto.
Il pizzo, simbolo del lavoro femminile in casa, forse un primo passo verso quel “di più” che supera l'azione per necessità, viene qui riproposto come oggetto di una pratica quotidiana e contemporaneamente come segno di struttura e accrescimento, di quell'organizzazione spaziale che è il primo passo di appropriazione del mondo.

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