variazione
Variazioni per il nulla.
Utilizzando pochi colori simbolici: il bianco (che è il vuoto immacolato dell'inizio), l'azzurro ( che è il colore dello spirito, ma anche del cielo che sovrasta la vita ), il grigio ( che si fa metafora della tristezza e del ripiegamento esistenziale) e del nero ( che è simbolo del lutto, del nulla, della morte, ma anche del ricominciamento), Susanna Strapazzini mette in scena la vita attraverso la continua variazione dei loro accostamenti e su di essi proietta un corpo, come strumento di conoscenza e di percezione del senso, a volte aperto, a volte enigmatico, a volte tragico, a volte assurdo di se stesso e dell'esistenza e del loro reciproco relazionarsi.
In ogni caso è la legge della metamorfosi a dominare il viaggio dell'uomo attraverso il tempo e lo spazio. Viaggio dal silenzio verso il silenzio per un interminabile caleidoscopio delle forme.
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