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Stefano Marongiu nasce a Nuoro il 3 novembre 1977, dopo essersi diplomato all’istituto d’Arte di Nuoro, nel 2004 consegue il diploma di laurea presso l’ Accademia di belle Arti di Firenze nel corso di Decorazione con la votazione di 110/110 e lode.
Da subito inizia a collaborare con diverse associazioni culturali e scuole dove svolge diversi progetti basati sulla manipolazione, pittura murale , street art e riciclaggio creativo.
Nel 2007 espone al museo d’arte moderna contemporanea “Antonio Ortiz Echagùe” di Atzara con una mostra personale intitolata “Mondi”, nello stesso anno lavora nel campo del cinema, collabora con il regista Salvatore Mereu nel reparto di scenografia dove svolge il ruolo di assistente scenografo per il film “Sonetaula” prodotto dallaLucky Red .
Diverse le mostre personali e collettive, alcuni suoi lavori fanno parte di varie collezioni pubbliche e private. Attualmente vive e lavora a Nuoro. Fa parte del collettivo “Seuna Lab”
Il suo percorso artistico, come quello di molti artisti nuoresi della sua generazione, parte dalla strada. La cultura Hip Hop infatti ha trovato a Nuoro terreno fertile dove germogliare, soprattutto per la sua natura competitiva e le sue dinamiche di Gruppo. L’attività di Marongiu, che per alcuni anni ha avuto anche una controparte musicale, si è concentrata sulla terra. Una visione del globo che parte dalla pietrosa ed aspra Barbagia e va ad aprirsi alla realtà allargata. La sua opera è fatta di segnali da motore di ricerca e inquadramenti militareschi, sintomo di chi sente il pianeta sotto controllo, siano esse le telecamere a circuito chiuso o le continue scansioni del globo fatte dai satelliti o dai droni. Il risultato visivo è un paesaggio/mappa immaginario, vivace nei colori come un mimetismo a tinte forti, non necessariamente figlio della street art, ma comunque vicino a un linguaggio ibrido, stratificato, fatto di manualità ma anche di composizione di diversi supporti.
Fabio Calzia
Sentirsi completamente persi è una esperienza molto comune nelle città moderne.Possiamo usufruire della presenza di altre persone e di una serie di dispositivi che ci aiutano a trovare una strada:gli stradari, i numeri civici, i cartelli stradali, le mappe delle compagnie del servizio pubblico.Capita lo stesso di sentirsi disorientati e in quei frangenti il senso di ansietà e qualche volta di terrore che lo accompagna ci rivela quanto (l’orientamento) sia intimamente legato al nostro senso di equilibrio e di benessere. In realtà la parola “perso”nel nostro linguaggio significa ben piu della semplice incertezza geografica; essa evoca un senso di totale disastro.
Lynch studioso di architettura 1960 “L’immagine della città”
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