L'Enigma futurista di Samarcanda (dittico)
(maggio 2013)
[...] "corri cavallo, corri ti prego
fino a Samarcanda io ti guiderò,
non ti fermare, vola ti prego
corri come il vento che mi salverò [...]" (*)
Approdare all'Arte è provare le stesse sensazioni che il "soldato di Vecchioni" ha avvertito elettrizzante sulla pelle non appena ha messo piede, salvo, a Samarcanda. Esser sfuggito alla guerra e alla morte, e aver trovato rifugio nella millenaria città, che come fenice risorge ogni volta sempre più fiorente e rigogliosa dalle ceneri delle sue macerie.
Crocevia di culture, Samarcanda si presta in maniera strategica a rappresentare l'emblema dell'Arte. Arte, a sua volta, crocevia di culture, di correnti, di movimenti, che confluiscono in un unico grande mare. Correnti artistiche che salvano l'uomo dall'oblio dell'obsolescenza semantica, e dalla "nera signora" - seppur nella penna di Vecchioni, quest'ultima, rimanga pur sempre in agguato - inevitabile, ma non per questo impossibile da aggirare. Ingannare. Rimandare ... RITARDARE.
Ritardare con l'ESTRO CREATIVO. Con la fresca contemporanizzazione del concetto artistico più classico a volte troppo legato ai Grandi Maestri che hanno fatto la Storia dell'Arte.
Vestire magistralmente i panni di Pigmalione che crea la sua musa ideale e perfetta, e costruirsi così una felicità millenaria. L'uomo che crea l'Arte. IL MEZZO GIUSTO DI SALVEZZA. Il cavallo imbizzarrito di Carrà che galoppa furioso alla velocità della luce, e fa eco al cavallo "figlio del tempo" di Vecchioni, in un moto futuristico che segmenta la "quarta dimensione cubista" nelle multiple sfaccettature, che come frame di un video cristallizzati nel tempo disegnano e permettono l'intero movimento dal punto alfa al punto omega. E poi il ripetersi del tutto, in corsa contro il tempo; fino a raggiungere la meta sicura, e condurvi lì il soldato alla salvezza.
"[...] Non è poi così lontana Samarcanda,
corri cavallo, corri di là...
Ho cantato insieme a te tutta la notte
corri come il vento che ci arriverà [...]" (*)
A FILIPPO STANISCIA.
ALLA SUA ARTE, AL SUO ESTRO CREATIVO, CHE E' IL CAVALLO DI CARRA' IN CONTINUO MOVIMENTO FUTURISTA/CREATIVO, CHE MANTIENE VIVO IL FARO GUIDA CHE CI CONDUCE INDENNI ALLA MISTERIOSA SAMARCANDA.
IL MIO OMAGGIO A LUI, ALLA PERSONA STRAORDINARIA CREATIVA CHE REGALA A CHI GLI STA VICINO; ALLA BELLEZZA DEL SUO ESTRO CREATIVO, AL SUO IMMANCABILE E IMPAREGGIABILE CONTRIBUTO ALLA MADRE ARTE.
AVERCENE DI PIU', E, PRENDENDO IN PRESTITO IL PENSIERO DI DOSTOEVSKIJ, ALLORA SI' CHE L'ARTE, ATTRAVERSO LA BELLEZZA, SALVERA' IL MONDO.
(*) versi tratti dalla canzone "Samarcanda" del Maestro Roberto Vecchioni.
Commenti 21
Ogni singola parola, concetto, pensiero espresso.
Grazie per tutto (anche se non credo riuscirò mai a ringraziarti abbastanza come si deve).
^_^
Un grazie particolare, e nessuno me ne voglia, va a Giulio Micheletti, al quale, e posso garantire di non averlo fatto in maniera intenzionale, ho un po' de-mitizzato il fascino della misteriosa città... ma con il mio ulteriore post credo di aver chiarito ulteriormente la mia associazione Arte/Samarcanda.
Ancora grazie a tutti.
Spero che tu accetti il mio commento sapendo quanto ti stimo sia come persona che come artista.
Ciao
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