nudo disteso
Sono donne che ostentano un corpo grasso, androgeno o travestiti, figure la cui natura sessuale partecipa alla definizione di un’identità che la cultura dominante a volte rifiuta, come ad esempio le prostitute.
Le figure mettono a fuoco la dimensione emozionale e psicologica dei soggetti, puntando il dito contro la cultura che ha generato le norme morali di comportamento e i canoni di bellezza ai quali il corpo a obbligato a rispondere.
A partire dal Rinascimento abiti e ambiente avevano il duplice ruolo di fornire informazioni in chiave realistica sul soggetto e di connotarne la personalità. Il nudo, spesso con gli organi sessuali coperti, era accettato solo all’interno di contesti allegorici attinenti al sacro o al mitologico, mai al quotidiano. È a fine Ottocento, con l’introduzione della fotografia intesa come forma d’arte, che il nudo assume un tratto eversivo-ribelle. In particolare le avanguardie storiche ne hanno fatto una bandiera contro i valori borghesi. Negli anni sessanta e settanta, con la rivoluzione sessuale, il nudo diviene emblema di una nuova condizione femminil
Commenti 0
Inserisci commento