Dispositivo per ferite

Dispositivo per ferite

Le ferite ci circondano, siamo pieni di ferite attorno a noi, interiori ed esteriori. Esse lasciano il segno, ci modificano e non possiamo farci niente, le curiamo, ma loro non se ne vanno e anche quando sono rimarginate si vedono, hanno cambiato tutto, lasciano sempre il segno. Possiamo chiuderle ma per farlo creiamo altri segni indelebili, che si aggiungono ai precedenti, servirebbe un qualcosa per riuscire a fermare queste ferite, un qualcosa che non danneggi.
Il dispositivo che ho creato voleva essere un qualcosa che controllasse la deformazione delle ferite, che fosse dinamico, ma mi accorgo che ha una sua staticità è quasi immobile, rigido, di fronte alle spaccature, sembra quasi impassibile di fronte a questo flusso che fuoriesce dalle crepe; come se fosse appoggiato sulla ferita, in attesa che essa si rimargini, contenendo con forza ma non mostrandola come un uomo che non vuol mostrare il dolore di fronte a qualcun altro.

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