le attese n 18
Il nuovo ciclo di lavori di Alfio Catania affronta il tema dell’attesa riconoscendolo come uno degli aspetti fondamentali dell’esistenza umana e come sentimento di fondo dei tempi che stiamo vivendo.
La serie si apre con astratti nervosi, immaginifici, dove dominano il colore e la ricerca di un segno caratterizzato dalla dinamicità, ma sempre contenuto - trattenuto e sospeso – entro i limiti di forme precise, definite. Qui l’artista sviluppa le coordinate di fondo del legame tra statico e dinamico, tra simmetria e asimmetria, tra organico, naturale e geometrico, in una narrazione che prenderà una direzione imprevedibile. Nei lavori della seconda, e più corposa, parte delle Attese, la cromaticità geometrica degli astratti incontra la levità poetica della volta celeste e delle sue nuvole.
Le varietà di questi cieli, serenamente limpidi, oppure notturni e vellutati, accesi di luci apocalittiche o cristallizzati nel grigio del monocromo, è una continua sfida lanciata ai nostri sensi. Ed è lo scorrere delle nuvole che segna il senso del tempo in queste Attese: nubi soffici, nubi minacciose, nubi che riflettono un sole lontano e freddo, nuvole realistiche, nuvole bambine. Questi cieli complessi, così elaborati con consapevolezza e padronanza, intessono un dialogo misterioso con le forme degli astratti, che appaiono come skyline di città devastate, animali dialoganti, realtà proteiformi.
La natura angosciosa dell’attesa, con il suo carico di passività, amarezza e illusione, viene così depotenziata, aprendosi al respiro della consapevolezza della realtà e della conoscenza.
Come tappeti volanti, queste Attese ci portano nei cieli vertiginosi dell’immaginario di Alfio Catania, dove a dominare sono il fluire dei pensieri e la sacralità del tempo, dove le nuvole sono i pensieri di Dio.
Stefania Monica Muti
Commenti 7
Probabilmente la mia attesa sarà delusa perchè questo incontro non avverrà mai, è solo una speranza dentro di me.
Bravissimo.
Ciao,
Lino
Inserisci commento