“Esule, in fiamme: è un nodo di venti – fra le calotte d’acciaio. Una smisurata preghiera di ferro, piombo, amianto – un distratto lasciapassare. Punta la stella più immane, il desiderio più meschino, il freddo, più totale. È invece un tiepido crepuscolo, lungo un orizzonte indescrivibile, aldilà degli eventi. Nulla, confronto a questo. Anni di lavoro, milioni di storie, destini – ribelli. Tacciono in pareti di mosaico – ruggine e sale –, s’arrampicano in tessuti d’asfalto, diamanti e cemento. Colano, incandescenti fiumi di lava spenta – immobili, nell’orgoglio d’un rimpianto. S’affrettano le mani in preghiere miracolose, dunque: conversioni brutali. Ne siamo dispensati, noi. E nient’altro avremmo voluto sentire.”
News
celeste,
Commenti 0
Inserisci commento