Nelle mie opere vorrei esprimere la forza contrastante che si annidain loro. Da un lato i miei lavori vogliono cambiare la realtà;dall'altro, il “formalismo” che si è sedimentato negli anniimpedisce loro di sbloccare la situazione. Le mie sculture lottano siacontro l'esterno sia contro se stesse. Esse manifestano un equilibroprovvisorio, in corrispondenza con il movimento mentale. Un attimo didistrazione o di agitazione potrebbe distruggere questo insieme dicorpi che coesistono per convenienza; la loro realtà è oggettivamentedistruttiva anche se apparentemente sono in armonia. È una situazionecomplicata e sofferta, di continua precarietà psicologica. È il mondointerno che decide fino a quando sopravvivrà quello esterno, con ilsuo equilibrio artificiosamente costruito.
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celeste,
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