“Un’onda, senza dove, sgretola nodi di ferro. Senza sforzo, né confine, li abbraccia in un passare preciso, inarrestabile, esatto. Il silenzioso argento del metallo cede alle spire leggere del mare – è tutto ciò che manca, ciò che resta: tutto quel che hai. Dipingo senza sosta, senza staccare la mano dal ferro, dalla ruggine; invade la tela – vernice, scura – è una visione d’anima semplice; come le città saranno in cenere, senza memoria – è un destino che sfugge tra le dita – una manciata d’oceano, impossibile da trattenere. Siamo immersi in un tempo che già ci sta spazzando via: come il mare leviga la roccia, il marmo, la pietra, come la pioggia scioglie i diamanti, come il vento piega le torri. Mi arrendo. Sospiro. Ritraggo un attimo, e che sia per sempre.”
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celeste,
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