mitezza
si odono grida avviluppate
nel fuoco di sassi ammutoliti,
colombe impotenti incombono,
le loro ali frantumate.
Come Teseo,
cuore trasparente,
già vorrei accogliere
tra le mie braccia,
puledre dalle
criniere azzurre,
luce diffusa.
Le tue parole
ci risvegliano
una concordia
inesplorata
si incidono,
frutti succosi,
ci dissetano
come singole
gocce di pioggia
affratellate
al temporale
che tutto lava.
Viandante, coscienza, silenzio
l’indulgenza pertinace
degli eroi senza argilla.
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