Ooops!
Il fotografo, strutturando la realtà secondo le proprie convinzioni estetiche e vivendole come oggettive, si perde in una situazione tautologica dove non incontra altro che le proprie proiezioni. [...] Ogni intervento soggettivo ottiene il solo risultato di surcodificare l'immagine. [...] Di fronte a tutto ciò che si sottrae al suo controllo l'uomo prova sempre un senso di timore e la macchina fotografica viene usata come strumento di conferma e rafforzamento del tradizionalmente conosciuto; tutti gli elementi accidentali vengono banditi a favore di composizioni stereotipate. [...] Accettazione della casualità significa accettazione della presenza di informazioni involontarie, di informazioni parassite, di nicchie di mistero, dove il rapporto tra gli elementi è in gran parte ignoto, strutturato a nostra insaputa dal mezzo stesso che usiamo.
(FRANCO VACCARI, Fotografia e inconscio tecnologico, 1979)
Queste immagini che propongo sono scatti accidentali errati provenienti da miei progetti assai vari: la documentazione della recente mostra di Cyprien Gaillard a Milano, un lavoro sul kitsch, uno sulle forme diverse di divulgazione e banalizzazione dell'arte più nota, uno sull'apparire di volti femminili in manifesti, vetrine, affiches, come incongrui e frequentissimi ready-made nella quotidianità urbana.
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