OLTREMARE

OLTREMARE

OLTREMARE

Quando partivano
Ardeva ancora
Dentro
Il cuore bruciato dalla pena
E certo nero di rabbia
Se dovevano andare oltre
Oltre il mare come uccelli
Spinti dall’inverno delle occasioni
Traditi nei giochi bambini
Degli affetti
Come lanterne sul fiume
Discendevano con navi verso il mare
Aperto
Puzzolenti di umori.
Così i nostri parenti
Partivano e gli sguardi
Alla partenza
Erano fili d’acciaio
Insieme
Erano fili di lana
Perché chi va lontano
Così bruciato in cuore
Vuole la forza e il calore
Come pegno.
Quella stabile terra lasciata
Li attendevano l’ondeggiare
Incerto e pauroso degli oceani
Le profondità
Dense
E le morbide schiume
Rabbiose.
L’America era
Forma opulenta dai fianchi turchini
All’orizzonte… era luci
Nel buio ventoso delle prue
Era parte
Del fuoco che dentro ardeva
Nei cuori così bruciati
Così dei nostri parenti
E così
Dei nostri stranieri
Le belle rive del Sud
Consolano la fuga
E incolpevole condanna
Sono le rocce
Taglienti tra le mani…
Perché tutti
Noi tutti attendiamo
Di essere accolti.

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Commenti 5

VALENTINA DOMINICI
11 anni fa
brava, complimenti.
giulio micheletti
11 anni fa
complimenti
Adi
11 anni fa
Adi Artista
che bello
Teresa Palombini
11 anni fa
Un'opera molto bella che rappresenta un tema di drammatica attualità.
ENZO CREMONE
11 anni fa
ENZO CREMONE Artista
Fantastico!
Complimenti davvero.

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