De-Costruzioni segniche

La mia ricerca è caratterizzata dall'utilizzo e dalla commistione di mezzi più vari ma sempre ponendo attenzione ad alcuni concetti fondamentali quali il velo inteso come cancellazione/rimozione ed il limite inteso come momento estremo dell'atto creativo suscettibile quindi all'errore.
L'incapacità che genera l'errore che a sua volta genera insoddisfazione sono accettati come caratteri fondanti e rappresentativi dell'esperienza creativa, anzi: lo scacco provato di fronte una situazione e le vie che si solcano al fine di superarlo sono l'essenza stessa di una ricerca e spesso gli sbagli compiuti rappresentano nuovi punti di partenza.
In questo caso specifico alcune foto rovinate da un movimento non voluto del cavalletto sono diventate lo spunto per un tentativo giocoso di costruzione/decostruzione della forma tramite il segno che lentamente è evoluto in linguaggio.Tutte le foto sono stampate su tela trattata con pigmenti fotosensibili che rendono le opere visibili al buio senza alterarne le proprietà formali.