“Ovunque le cose accadono, al disopra delle parole: è una città immane, nell’ombra del tempo – un susseguirsi di costruzioni maestose, imponenti altari: nulla – in confronto alle spire del giorno, alle pieghe del tempo. Uno sfondo flebile, si staglia nel temporale perpetuo ch’invade la tela, tutta, come lame sul ferro: è un taglio incandescente – eppure gelido nel suo trionfo – che spezza acciaio e piombo come fili di vetro. È dunque un volo folle e vertiginoso, lungo la sera – una bellezza, infinita: un’eresia.”
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celeste,
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