TRANSGENICO. UMANAMENTE MODIFICATO
Potenti multinazionali, che finanziano i progetti e commissionano le sperimentazioni in atto in Italia e nel resto del mondo sui cibi geneticamente modificati, rassicurano i consumatori dicendo che si tratta di alimenti sicuri, nutrienti e privi di rischio. Fanno appello a una lunga serie di vantaggi, come la maggiore disponibilità di cibo per i paesi in via di sviluppo, il minor uso di pesticidi, la minore deforestazione, grazie ad una resa più alta delle colture e dei cibi migliorati nella loro durata e nel valore nutritivo.
Scienziati indipendenti invece mettono in guardia, dicendo che sappiamo troppo poco sull'ereditarietà genetica e che quella che viene chiamata "ingegneria genetica" è una tecnologia imperfetta e rischiosa. E pensano che a guidare le multinazionali verso la produzione di cibo innovativo sarebbero soltanto la sete di profitto e il miraggio di incalcolabili aumenti della produttività agroalimentare.
TranSgenico è un'installazione visiva, che affronta il tema dei cibi geneticamente modificati in maniera provocatoria, visionaria. Se è vero che siamo quello che mangiamo, come può trasformarci il disordine genetico? La sintesi del dna animale, vegetale e umano da vita a nuove creature, ritratti che ricordano in chiave moderna quelli di Arcimboldo e certe visioni cyberpunk. Ma TranSgenico esagera il tema della sperimentazione genetica anche con una messa in scena surreale: creature mutanti, figlie ossessive della trasformazione dei tempi, lavorano alla manomissione degli alimenti alterandone la natura. Una critica provocatoria verso le nuove frontiere della genetica, che mette in guardia, disorienta, ma in fondo affascina come proiezione di un futuro "umanamente modificato".
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