Mergers

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In uno scenario artistico prettamente digitale o digitalizzato, dove l'intervento dell'uomo, l'idea che nasce da esso, è lasciata sempre più spesso al controllo di una macchina che la realizza per l'artista stesso; l'imprevisto, l'inaspettato, l'errore non sono più ammessi né calcolati!
Il mondo fotografico è stato profondamente trasformato e rinnovato da tecnologie sempre più avanzate e precise che permettono di realizzare immagini sempre più suggestive e impressionanti, e laddove non basta il gusto o la competenza, il colpo d'occhio appunto, entrano in gioco qui mezzi che ci permettono di elaborare, modificare, aggiustare e quindi trasformare l'immagine stessa.
Da qui il bisogno di ricongiungersi a un mondo un pò più autentico. Analogico.
Come quasi tentare di riportare, o meglio riavvicinare la fotografia alle sue origini vengono accantonate le moderne attrezzature a favore di macchine rigorosamente analogiche e rullini B/N.
Nasce da qui la volontà di percorrere/ripercorrere uno studio fotografico d'altri tempi. Di proporre e riproporre quelle immagini che ci raccontano la storia uno scatto alla volta.

Sperimentiamo quindi in un panorama digitalizzato ciò che lo scenario analogico è ancora in grado di trasmettere.

IL PROGETTO
Ripercorrendo quelle che sono stati i vari stadi evolutistici della fotografia nell'ultimo secolo ci soffermiamo un po' per bisogno (non sempre infatti è possibile reperire determinate attrezzature e materiali) e un po' per gusto alla realizzazioni di immagini B/N ottenute attraverso l'utilizzo di macchine fotografiche analogiche e sviluppate grazie a quei prodotti chimici oramai noti solo a pochi.
Durante la fase di ricerca nel tentativo di riprodurre le immagini suggestive della fotografia di Adams, Newton, Brandt, Man Ray, Horst, K. Hugo e via dicendo, ci imbattiamo in quella che per noi è una vera e propria novità che ci spinge a realizzare immagini attraverso la doppia esposizione della pellicola.
Nascono da qui paesaggi impossibili, immagini irreali e surreali inaspettate!
Il controllo dell'immagine, dell'inquadratura e dell'esposizione fondamentali per realizzare lo scatto "giusto" sfuggono al nostro controllo in quanto inesperti, incapaci ancora di pensare/ripensare in modo analogico.
Quello che apparentemente, o che più probabilmente è, l'errore stesso; ci regala immagini comunque leggibili e interessanti, in una sorta di composizione che unisce e avvicina o accomuna la fotografia ad altre tecniche come il collage o l'incisione.
L'errore si trasforma quindi nel punto di forza della nostra fotografia, quelle immagini inaspettate diventano il riferimento di una ricerca stilistica che tenta di unire la fotografia analogica (tradizionale) a un mondo concettuale (moderno).

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Commenti 4

IRA TUM
11 anni fa
IRA TUM Artista
che belli questi ..."lapsus architettonici".
Vernice  Contemporanea
11 anni fa
Vernice Contemporanea Organizzatore
Ci piace! V.
Of.Of.Of. Group
11 anni fa
Of.Of.Of. Group Artista
Grazie per i complimenti! :)
Chie Art Gallery
11 anni fa
Chie Art Gallery Gallerista
Complimenti,interessante ricerca ed uso della doppia esposizione.

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