lapsus
La macchina è ancora accesa e impostata per particolari scatti in studio. Si trova tra le mie mani insieme ad altre cose...mentre attraverso la strada alcuni scatti accidentali vengono catturati dall'obiettivo.
Mi piacciono così dopo il caffè decido di fare una passeggiata tenendo il mio terzo occhio a penzoloni...e scattando foto.
Al mio ritorno collego al pc e comincia il divertimento.
La prima cosa che noto è che gli edifici così stabili e maestosi appaiono come in preda ad una decostruzione architettonica.
Penso a lapsus.
Seleziono particolari delle immagini e comincio ad accostarle generando una striscia che sottolinei questa condizione e decido di stampare le foto su un materiale per l'edilizia trattato con particolari intonaci per rendere la foto stessa una pietra , un sasso, simbolicamente un pezzo di quegli edifici distrutti
(LA DECOSTRUZIONE DEI CANONI FOTOGRAFICI ATTRAVERSO L'ERRORE PUO' GENERARE PERCORSI RIPARTENDO DALLE SINGOLE IDEE)
Mentre gioco con le immagini noto una seconda cosa: le poche foto in cui vi è presenza umana, riflesse e accostate generano una nuova "presenza", una sorta di volto alieno.
Ho voluto aggiungere anche queste 3 foto al progetto per lo stupore e la curiosità che hanno creato in me.
Ho pensato che è come se l'errore avesse un volto, un'identità da presentare per andare oltre lo scatto accidentale, verso nuove prospettive.
Commenti 4
buon viaggio.
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