(DO NOT) OPEN
Mi piaceva vederla al lavoro.
La realtà spesso non la soddisfaceva, per questo aveva trovato un modo con il quale trasformarla.
Dipingeva nuove prospettive, si calava nell’immaginifico.
Questa volta, però, non si limitò a mutare i colori, volle andare oltre.
Iniziò a sovrapporre più frammenti con un moto apparentemente casuale.
D’improvviso, tuttavia, qualcosa sembrò turbare il suo animo.
Una nuova dimensione si aprì di fronte a lei.
Ecco emergere il nascosto, il dimenticato, il sepolto.
Degli inviti inquietanti si palesarono, mostruosità conturbanti le tendevano la mano.
Non aveva cercato, né voluto tutto questo.
Niente avrebbe permesso di risalire da quell’abisso profondo inesplorato.
Mi allontanai subito dal mio nascondiglio, lasciandola travolta dall’inaspettato.
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