Bottiglia alla Deriva
Bottiglia alla Deriva
Quella di molti non è speranza... È semplice voglia, desiderio, preghiera e "magari un domani"... Fatui deliri distesi inermi nel turbolento oceano della vera speranza ... La speranza dove vaga naufrago l'emigrante senza replichi di campane.
Ogni speranza comporta un rischio di naufragio.
Ogni naufragio alberga un filo di speranza.
Ogni speranza, pur quando naufraga,
può sollevar, dal suo riflesso, una farfalla.
È normalmente il mondo reale ad essere riflesso nello specchio del nostro ideale,
ma tal volta, disubbidendo dalle legge della fisica,, si fa la magia
e partendo da un mondo ideale, si riesce a materializzare un
altro autentico... ed è proprio l’emigrante, col suo prezioso carico
di speranza, a trascinare questo progresso… questo salto qualitativo.
La speranza è quell’istinto basico, quel tesoro evolutivo, quella
forza innata che muove l’individuo a sfidare frontiere geografiche,
morali, religiose, politiche e/o amministrative per costruire un sogno, per
fabbricare un miracolo, per far concretizzare quel che fino allora era
per tutti un impossibile.... una chimera
Ma emigrare non è solo cambiare di paese, si emigra anche quando si
cambia la città, la borgata, la scuola, la casa o la stanza dei
fratelli... ma ancora oltre, emigrare non è solo cambiare lo spazio,
la terra o, come dicesse Martì. “l'erba che calpestano le piante dei
nostri piedi”… si può emigrare anche nel nostro mondo interiore: dagli
amici, dagli amori, dalla famiglia, dai genitori, dalle convinzioni... e per fino da noi stessi
Emigrare non è niente altro che un modo di mutare, crescere, maturare
e per fino morire, ma senza per questo voler negare l'origine e
l'appartenenza... emigrano perfino i continenti, le stelle, le galassie e
l'universo... ma rimane sempre tutto inesorabilmente allacciato alla
speranza... la speranza di completare quella traiettoria ellittica che
ci porta, prima o poi, al punto di partenza.
La speranza è una forma nobile dell'ambizione,
da non confondere con l'avarizia.
La speranza è generosa e non egoista.
La speranza non aspetta
non chiede,
non supplica,
non mendica...
la speranza va e conquista.
L’emigrante è uno spirito irriverente, indomito e rivoluzionario, che,
sacrificando i suoi più profondi legami affettivi, esplora ed espugna
nuovi spazi. Porta il meglio della sua terra al suo nuovo destino e
acquista il meglio dal suo nuovo destino per far crescere la sua
terra. Sì, perché l'emigrante si allontana ma non abbandona. Si può
abbandonare un paese senza essersene mai allontanati, mentre
l'emigrante invece, pur se distante, qual bottiglia alla deriva, nel suo interiore
non porta altro che tutta la sua terra in un sospiro... un sospiro da condividere con nuovi amici... nuovi amici con chi scoprire nuova Patria in tutta l'Umanità.
Incurante di pregiudizi, menzogne, emarginazioni e condanne,
l'emigrante, pur se inconsapevole, costituisce un pregiato strumento
di scambio cognitivo, un meccanismo essenziale di sviluppo
socio-evolutivo.
La speranza è il moto che traina l'emigrante.
L'emigrante è il moto che traina l'umana razza.
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