
Trasmutazioni
A causa di un “errore” fortuito, la materia della fotografia si trasforma. I pigmenti della gelatina cromatica delle diapositive si mettono in libertà e penetrano nell’immagine entrando in relazione con il soggetto originale e commentandolo.
Se all’origine erano riproduzioni di fotografie di autori del passato, ora la pellicola, nel suo processo di danneggiamento, da vita a nuove storie e nuovi pensieri, diversi ma spesso incidentalmente convergenti con il senso originario.
I segni dell’avvenuta trasmutazione sembrano quasi addensarsi intorno ai punti cardine dell’immagine arricchendone l’intensità e i significati.
L’aleatorietà chimica del mezzo fotografico diventa lo strumento che guidato dal caso porta l’immagine originale a una nuova vita e a un’inedita connotazione, e le immagini si ripresentano a noi dalla loro precedente vita, trasmutate in qualcosa d’altro, rinnovato e misterioso.
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