Liberate l’Artista! Claude Cahun(1894-1954) è stata recentemente rivalutata per la sua indagine egoreferenziata e accidentata nelle ambiguità sessuali, pioneristicamente inscenate da occhi di donna. La riproposta e l’attualizzazione della sua figura omaggiano il suo strenuo contributo, sfumano l’oblio, che per troppo tempo l’ha tenuta sconosciuta; secondaria. Il dittico di Laura Zarrelli intavola le asserzioni ed i sussulti di una donna che impone la sua omosessualità ad una società che la condanna(nel 1944 è messa a morte dal regime nazista, ma si salverà grazie alla fine della guerra), la rigetta, censura e distrugge i suoi lavori, con l’accusa di essere pornografici. La fisicità dell’artista, eterna viva come un busto in cera, è cinta in una morsa dorata; solo la spiccata caratterizzazione del viso sa raccontare. L’androginia della modella è il vestito adatto. La prigionia si materializza accanto, in una gabbia, in legno, capovolta, al buio, rovesciata,aperta...fuga!!..e il corpo resta chiuso, senza le sue ali.
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celeste,
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