Women float

Ho usato la carta di quaderno, come fanno i bambini che stanno imparando a scrivere. Mi piace pensare a questo tipo di lavoro come a un esercizio, di memoria e comprensione. La traccia che lascia l'inchiostro cancellabile dopo che la gomma è passata mi ricordano che non possiamo cancellare del tutto ciò che siamo stati un secondo fa, un'ora fa, un anno fa.I nostri contorni vengono ritracciati continuamente, i nostri confini restano incerti, il tempo li ridisegna sempre. Quando il foglio comincia a gemere e sentiamo che sta per strapparsi sotto la punta, allora se vogliamo possiamo cambiare pagina. Ma il vecchio errore, resta con noi, ci da la forma che abbiamo. E' il prezzo da pagare per avere la possibilità del ritorno, è il prezzo che paghiamo per essere animali nostalgici.

"Le donne galleggiano come gli uomini. Ne più ne meno. Sarà per il seno o per senso di giustizia. L'unica differenza è che lo fanno a occhi chiusi. Forse si fidano. Forse sono solo curiose di vedere se prima o poi smette e cominciano ad affondare. Una donna sa stare a galla. Sa respirare. La mamma è la prima a saperlo quando smetti di respirare. Mia mamma mi ha visto quando ho smesso di respirare, si è girata e amen. Io ho aspettato che arrivasse alla porta. Già non sentivo più la punta delle dita e avevo le guance azzurre. Mi sono detta: aspetto che arrivi alla porta e lo faccio, sarà incredibile, ma lo faccio. Cosa faccio? La chiamo. Mamma Mamma Mamma Mamma Nemmeno se mi stendessi sulla neve, nemmeno se cadessi dentro il fuoco, potrei diventare più dura di così, alla fine, dopo tutto il tempo che è servito. Eccomi qui. Un nodo di ossa. Queste qui, le mie splendide ossa, dicevi così? Proprio loro: si piegano e scoprono la loro grande fortuna, quella di essere nude. Il momento è giusto: dopo lunghi anni di silenzio e stronzate, dopo tante attese sprecate, aspettiamo volentieri il cane che ci porta via."