2d22h51' displacement express - or the great intensity
E' l'anno 3478, gli astronauti si trovano in uno stato di ibernazione quando la loro astronave precipita nel lago di un pianeta sconosciuto. A bordo si attiva automaticamente il sistema di rianimazione dallo stato di ibernazione. A causa della mancanza di ossigeno gli astronauti muoiono soffocati, si salva solo una donna dall'aspetto tribale adattandosi velocemente alla diversita' dell'aria sul pianeta di arrivo…Questa potrebbe essere una delle possibili ambientazioni del mio lavoro, lasciato volutamente incerto. Il video e' un racconto per ripetizioni di un mondo simbolico abitato ed esplorato da una presenza femminile, atavica. Il luogo - una Londra postatomica, un pianeta sconosciuto, la zona industriale dietro casa, e' a libera interpretazione dello spettatore L'immaginario porta sottili riferiementi maschili - il Cristo del Mantegna, 2001 Odyssea nello spazio, 28 giorni dopo - i B-movie. La ripetizione simboleggia quello che e' il nostro vivere quotidiano di un mondo che abbiamo creato e che si sta frantumando. Un "equilibrium" spezzato travolto dal grigio cosmico.
Una premessa lunga e sfiancante che porta al compimento di un rito liberatorio, come una morta annunciata. Una metafora bizzarra. Un singhiozzo in previsione di una fine che e' una scommessa, cupa e luminosa assurda ma soprattutto propositiva. Una porta sulla luce - una porta sul caos. Per un energia piu connessa alle origini alla femminilita',alla nascita, al grande cerchio.
I numeri iniziali del titolo sono il tempo di permanenza della prima donna astronauta nello spazio.
Il paesaggio sonoro e' molto importante in quanto crea la sensazione ai limiti dello spazio. E' stato sviluppato prima da un compositore, per creare il feeling associato alle immagini, e poi da un sound designer che ha lavoraro su suoni da lui stesso creati al limite della percezione dell'orecchio umano.
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