IncandescEND - Fukushima Butterflies
Il 2012 è l’anno in cui la lampadina ad incandescenza cesserà di essere prodotta e verrà definitivamente sostituita dalle lampadine economiche, dai consumi più ridotti e dalla durata maggiore.
Ispirato ad una riflessione già presente nel fumetto giapponese “Nausicaa”, il progetto propone la questione della “mutazione” ma in termini non necessariamente apocalittici. Le farfalle di Fukushima presentano un numero maggiore di malformazioni – rispetto alla media – ma i cambiamenti si sono prodotti soprattutto nei disegni delle ali. Sono mutati i “pattern” ma le nuove farfalle si riproducono regolarmente, nonostante un codice genetico evidentemente “mutato” dalle radiazioni. Pare inoltre conservino gli istinti fondamentali della specie di appartenenza. Anche “diversa” quindi, la Natura potrebbe non scomparire in caso di cataclisma provocato dall’Uomo ma semplicemente adeguarsi e cambiare. E come le mutazioni appaiono tendere verso una certa armonia e bellezza è possibile ipotizzare che la Nuova Natura non sarebbe necessariamente orrenda a vedersi. Potrebbe però essere incompatibile con la presenza dell’umanità sulla Terra.
Il rapporto tra la descrizione della mutazione delle farfalle di Fukushima e la questione energetica è simboleggiato dalla scultura che propone un “fossile tecnologico” (la lampadina ad incandescenza) in un’ambra plastica. Le farfalle sono “naturalmente” attratte dalla luce di questa lampadina e lo sono anche quelle di Fukushima. In un momento “lontanissimo”, immaginiamo queste mutate creature in rapporto alla luce dalla quale sarebbero state attratte - ma che è spenta da secoli e per sempre - emettere loro stesse una nuova luce e brillare nel buio. Bellissime anche se diverse ma espressione di una Natura potenzialmente “letale”.
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