Opera in tredici atti
Scelgo opere di altri che raccontino delle esistenze, da esse, attraverso una sorta di performance teatrale, ricalco e mi approprio delle posizioni, delle espressioni, delle emozioni dei protagonisti e delle comparse. Per ogni posa assunta vengo fotografato in modo da potermi successivamente sostituire a tutti i personaggi rappresentati.
Attraverso l’uso di programmi di fotoritocco scorporo dal fondo, altero, modifico ed infine sovrappongo le mie immagini all’opera originale fino a raggiungere una fusione/appropriamento con le vite raffigurate nei quadri da cui ho tratto spunto. La stampa fotografica di questa elaborazione digitale è l’opera.
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