"PRIGIONIERI"

"PRIGIONIERI"

Pittura, Figura umana, Olio, 40x50x2cm
La mano più in carne è dell’uomo benestante, del carceriere, che tiene legata a sé la mano scarna dell’individuo fragile e bisognoso, di colui che viene trascinato, umiliato, ricattato, sfruttato.
I polsi legati, rappresentano la sofferenza della persona disagiata intrappolata in vincoli non solo materiali ma anche ideologici e psicologici.
Soltanto l’eterea luce spiovente dall’alto che, misteriosamente, accende e illumina la farfalla e le mani, facendole emergere dall’oscurità dello sfondo come dallo scenario di un teatro…dona una nota di colore nel grigiore della vita oppressa e prigioniera a simboleggiare la speranza di una libertà da questa schiavitù….

A cura della Dott.ssa Gianna Capannolo (critica d’arte contemporanea).

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