series the projections series n. 10
Ombre notturne sulle mura di una torre medievale riaffiorano rivelando storie mai raccontate, segreti, memorie che si perdono nella notte dei tempi.
La sequenza fotografica di Projections è un esperimento originato dalla volontà, o meglio dal bisogno, di dare alle antiche pietre una possibilità: quella della narrazione. Tra mito e alchimia, tra psiche e costruzione, queste proiezioni fanno emergere sulla superficie minerale della rocca le parti oscure di avvenimenti e di personaggi fuori dal tempo.
Attraverso l’affabulazione resa da scatti consecutivi, istanti unici o slittamenti in tutte le dimensioni dello spaziotempo, queste ombre dicono di un mondo enigmatico mostrato attraverso luci notturne. Dicono di silhouettes femminili, di pose artistiche, di uomini leonardiani, ma dicono anche di animali e di mutazioni evolutive, alludendo a favole e sogni, ma anche a incubi, drammi e sinistri segreti.
Proiezione in psicanalisi è anche il processo psichico di difesa arcaico e primitivo che consiste nello spostare sentimenti, o parti del Sé, su altri oggetti o persone. In un cortocircuito simbolico ed effettuale, queste antiche ombre altro non sono che possibili rappresentazioni dell’Io traslate nottetempo sulle fredde pietre delle mura difensive.
Concettualmente in questo esperimento dunque, i fotografi hanno lavorato come gli alchimisti, che proiettavano i propri contenuti archetipici inconsci negli studi sulla pietra filosofale.
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