Asobi - Clearing # 2c

Asobi - Clearing # 2c

Asobi : scatti ludici tra colori ed esperienza visuale

Le immagini-quadro della raccolta "Asobi" rimandano al tema dell'impiego di strumenti e tecniche della comunicazione visuale umana, alle valenze semiotiche implicate - indici, icone, simboli - ed alla conseguente problematizzazione filosofica. La rinuncia dell'Artista all'uso del concetto di "segno" nell'accezione simbolica - ove per simbolo si intenda l'equivalenza fra espressione segnica e contenuto ovvero fra immagine e definizione - apre inequivocabilmente lo spettatore ad un'esperienza visuale "astratta". Questa decisiva opzione permette la valutazione delle opere da una prospettiva indessicale - dove il segno é inteso come indizio di qualcos'altro diverso da sé o inferenza - e quindi la focalizzazione su "movimenti" e rimandi degli stessi a "contesti di pertinenza".
Le istanze narrative dell'Autore orientano la partizione della raccolta "Asobi" in tre serie-sequenze dalle suggestive nominazioni: "Clearing", "Reawakening", "Emptying". L'evanescenza della domanda ingenua sul << cosa sto osservando? >> é arguibile nelle immagini della serie "Clearing". Disciplinate purificazioni visuali possono metaforizzare la rigorosa sospensione del giudizio sul significato di ció che appare ed il distanziamento dello spettatore dagli usuali codici definitori della realtá - l'accesso automatico al mondo della vita - rimandando cosí ad una perturbante "catarsi semantico-visuale". L'allentamento percettivo diviene "insight" nella sequenza "Reawakening", "koan" ottico in grado di intervenire sul torpore cognitivo dello spettatore. Le opere di questa serie problematizzano l'abbandono di narrazioni autoconsolatorie per alludere al rinnovamento di modelli interpretativi soggettivi.
E finalmente la leggerezza ed il volo di "Emptying". Non fuga mistica in stati di alterata percezione coscienziale o semplice rifiuto dei modi del linguaggio naturale ma percorso di conoscenza propedeutico all'accordo con l'Essere originario o "Arché", mai cosí nascosto da tecniche ed ossessioni linguistico-simboliche e mai cosí accessibile per chi osi un percorso nell'ineffabilitá. Tema proposto in "Asobi" attraverso narrazioni visive efficaci ed aperture a sottili coinvolgimenti per lo spettatore interessato ad esplorare armonie nel "continuum" imprescindibile dell'immanenza.

Maurizio Righi
Filosofo Clinico

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