eclissi#1
quello umano, che lo rende vitale. La sinuosità delle forme femminili si fonde
con la rigidità e la fragilità vegetale in un rapporto armonico e di reciproca
influenza che culmina in una metamorfosi onirica e precaria. Per un instante
questa simbiosi senza identità assume contorni animali enfatizzati da una luce
lattea, lunare; è un ritorno alle origini, un’evoluzione di specie fantastica e
solitaria; a tratti inquieta, a tratti pacata. La fotografia diventa così strumento
per cogliere stati evolutivi fermati nel loro divenire, attimi di un percorso di
trasformazione continua e imprevedibile.
Giunchi, foglie, cortecce sono gli elementi naturali che costituiscono al tempo
stesso limite e suggestione, richiedono capacità di adattamento, e nel vincolo
generano nuovi slanci vitali. E’ l’inquietudine del buio a fare da sfondo a
questa trasformazione, è il nero che accompagna la genesi, che cerca nella
luce la sua affermazione.
ECLISSI
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