Human Installation VIII: Techno Amniotic - Fetus' Storm
La performance prevede due momenti. R32;In una prima fase la donna incinta invita il pubblico ad auscultare le vibrazioni del liquido amniotico, il battito cardiaco del bambino e i suoi movimenti attraverso un eco doppler, consentendo quindi di entrare in connessione intima.
In un secondo momento il doppler è collegato a supporti tecnologici: tutti i suoni sono amplificati in tempo reale e luci, colori, ambient effect e forme si modificano in base alle stimolazioni ricevute dal bambino e dal liquido amniotico trasformando lo spazio fisico esterno.R32;E' in pratica il bambino nella pancia a modificare l'ambiente circostante, a disegnare con la luce.R32;Inoltre, essendo il battito cardiaco molto più veloce di quello di un adulto,il suono, amplificato e filtrato dal liquido amniotico sembra un pezzo di electrotechno.
Se il liquido amniotico e la placenta sono i primi trasmettitori e conduttori delle stimolazioni colte dall'esterno al bambino, in questo caso è invece il feto a produrre variazioni sull'ambiente rendendo possibile la pubblica condivisione della connessione madre-figlio.
Sono numerose le donne incinta che desiderano partecipare alla performance. Visto che l'inevitabile trascorrere del tempo porta alla nascita di una nuova vita, ogni volta che la performance è ripetuta è necessaria una nuova donna incinta disponibile all'azione. La performance è stata presentata anche in occasione del multimedia performance art festival della rivista Nightitalia Unpublished culture a cura di Marco Fioramanti e Anton Perich.
https://vimeo.com/30911295
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