DICOTOMIE DELL'ESISTENZA
Oggi esisto in ragione del mio dramma e muoio con il cuore lacerato dall’indifferenza, castrato dalle convenzioni e dai tabù, mutilato nelle idee e nel pensiero e con le mani legate dalla falsità e dall’inganno. Ma rinasco nel rifiuto quotidiano del nulla, nel sangue versato nel sacrificio per la mia salvezza, nel dolore per il dissolversi dell’arte e dell’anima.
Il mio tormento si nutre di speranza e la bellezza dei miei fiori beve il sangue della mia vita. Vita e non vita. Partenza e ritorno. Niente altro.
Dicotomie dell’esistenza.
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