Acqua

Acqua

Nella piazza dove si fronteggiano le due chiese il pozzo, la sorgente ora fontana.
Una piazza come espressione di un viso. Un’idea bizzarra all’apparenza. Bisognerebbe cedere terreno, costruire altre “piazze”, altri modi di significare o averne consapevolezza. Si ritorna sempre al pensiero debole, l’apparente ordine. Questo lavoro viso-piazza sottrae la casualità alla sola centripeta significanza. Auto composizione come un dolce inganno. Il punto di rottura andrebbe sperimentato. Naturalmente la questione: scavare oltre le fondamenta, scoprire la sorgente, il luogo della “gente corpo” è il “corpo senza viso”, senza piazze. Sperimentare gli strati oggettivi, la coscienza modificata. L’architettura, qualora si applichi compone viseità, funzione a questa. Sarà corpo quando interpreterà l’esperienza delle stratificazioni oggettive, per contro conosciamo “l’occhiuta” rappresentazione di stati: la geomanzia mediterranea o il suo predecessore, feng shui.

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Commenti 5

Diana
12 anni fa
Diana Artista
(però ci siamo noi :-))
è bellissima!
michele aer
12 anni fa
michele aer Artista
e non c'è neppure un vigile... fortuna...



grazie della visita.
Stefania Rinaldi
12 anni fa
Bella l'immagine e molto interessante la didascalia
michele aer
12 anni fa
michele aer Artista
Una bella immagine d'altri tempi, si.
Cat
12 anni fa
Cat Fotografo
Une belle image d'un autre temps...

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