LUMINAL

LUMINAL

Grafica Digitale, Memoria, Interni, Computer graphics, 46x27.5cm
L'opera è bipartita con un taglio decentrato, (con un rapporto formale di 1 a 5).
Ho reso la texturizzazione simile alla granitura con pece greca tipica delle tecniche
d'incisione e delle stampe classiche.
La parte iconica dell'opera racconta un interno: il tavolo con i resti di una cena
frugale all'Autogrill. Vassoi abbandonati, pezzi di carne, l'incartamento della
cioccolata, la latta dell'olio e i bicchieri di una famosa bibita poggiati sul piano. La
cartolina impietosa di un “non-luogo” dove la gente in viaggio si ferma per andare in
bagno e mangiare qualcosa, senza piacere. Uno dei posti dove le persone si sentono
disorientate e ansiose, perciò consumano e abbandonano rapidamente i resti del loro
passaggio. Gli avanzi di cibo nei luoghi pubblici conferiscono agli interni atmosfere
degradate e sospese. Ci siamo e non ci siamo, anche se, per un determinato momento,
viviamo in essi, mangiando, bevendo, fumando.
Per la parte aniconica, (letteraria), ho scelto di inserire una campitura che ricorda il
trafiletto di giornale, sulla sinistra. Il testo è un mio scritto, firmato con lo
pseudonimo Marla Singer, un personaggio del film “Fight Club” di David Fincher.
Mentre la didascalia a piè di pagina è una citazione della scrittrice italiana Isabella
Santacroce, estrapolata dal romanzo “Luminal”, dal quale l'opera prende il titolo.

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Commenti 3

Carol Gianotti
10 anni fa
Carol Gianotti Artista
*di vedere
Carol Gianotti
10 anni fa
Carol Gianotti Artista
Sì è questa. :)
Tra l'altro ho avuto il piacere le tue opere dal vivo alla Riseria. Alla mostra dei vincitori di Grafò eravamo nella stessa sala. Siamo fuori assieme anche all'Opus, che inaugura domani. A livello cromatico e di misure i nostri lavori dialogano che è un piacere!
stereomapo
12 anni fa
stereomapo Artista
Molto forte. L'associazione dei testi con l'immagine è sbilenca, quest'ultima entra nel testo per associazione ma ne resta fuori, ad aprire altre prospettive. A sua volta la citazione letteraria assume un aspetto definito nella sua provvisorietà, estrapolata dal testo intero, si assolutizza come momento, come frammento, spinta dall'istantanea di un avanzo di "normalità" che è tale solo come aberrazione. E' un equilibrio difficile, complimenti! Brava! E' questa la serie di cui parlavi nel commento al mio lavoro su Burroughs?

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