di come le cose non si potrebbero toccare

di come le cose non si potrebbero toccare

(..) “Ma io ti amo”, aggiunse “ti amo, non scordarlo mai”. Ah, come avrebbe potuto scordarlo? Lui ( René ndr ) è, era la mano che le bendava gli occhi, la frusta del valletto Pierre, lui era la catena sovrastante il suo letto, lo sconosciuto che le mordeva il grembo, e tutte le voci che le impartivano ordini erano la sua voce." (..) Pauline Réage "Storia d'O"

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