Indagine sul territorio e le sue trasformazioni dal dopoguerra ad oggi, riguardante la Statale 13. Rappresentazione delle distorsioni dell'architettura anni '60 rispetto alle vocazioni rurali e tipiche del territorio friulano. L'indagine evidenzia come negli anni '60, in pieno sviluppo industriale, il territorio della bassa friulana, attraversato da comode e diritte strade di antica memoria, diventi oggetto di una nuova epopea western, una moderna caccia all’oro dove l’oro è, appunto, il territorio. Disponibile, pianeggiante, collegato direttamente ai centri nevralgici del nuovo mondo economico che si sta delineando, il territorio a vocazione agricola e vitivinicola viene riconvertito in maniera irreversibile a una nuova funzione, quella di supporto indifferenziato alla funzione industriale. Le strade che lo solcano, come in questo caso la Strada Statale 13, si gonfiano ed espandono, sostenendo un traffico veicolare sproporzionato alla loro dimensione. Ai lati delle strade, una germinazione di forme aliene prende il posto del paesaggio tipico di queste zone, generando dei non luoghi, indifferenziati e indistinguibili che sovrastano e in molti casi cancellano la memoria storica dei luoghi.
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celeste,
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