METACITY

In una piazza tre ragazze passeggiavano e tutte e tre scrivevano sul cellulare senza parlarsi ma tenendosi per mano… come dire STIAMO VICINE MA SIAMO DISTANTI LE UNE DALLE ALTRE.
Nella sua semplicità quell’immagine mi ha particolarmente colpito. Allora ho pensato a come le relazioni tra le persone stiano cambiando profondamente: nei luoghi pubblici, nelle piazze, negli autobus, anche tra amici ci si ritrova ad essere vicini ma distanti, ognuno preso da cosa succede ONLINE senza rendersi conto di essere OFFLINE per chi si ha affianco. Questo isolamento determina un NON-LUOGO intorno all’individuo, o meglio un’ARCHITETTURA INVISIBILE, una gabbia, che divide e separa le persone. L’intimità di questo spazio sta divenendo sempre più importante, assumendo delle connotazioni quasi sacre ed inviolabili, in quanto determina una sorta di SECONDA CASA che ci consente di disconnetterci dal mondo circostante. Probabilmente questa sorta d’isolamento è fisiologico ed irreversibile, e l’aumento del numero di cellulari ed apparecchi multimediali per individuo, soprattutto in Italia, ne è un esempio anche in questo momento di crisi economica mondiale. L'uso del cellulare è in aumento perché l’avanzamento tecnologico e gli imperativi della comunicazione rendono le persone dipendenti da questi oggetti, ne consegue una sorta di TIRANNIA DELL’OGGETTO E DELLA MACCHINA e allo stesso tempo una sostanziale inconsapevolezza di quanto sta accadendo.
Il video METACITY parla dell’isolamento del navigatore connesso alla rete, dove i pezzi del computer diventano zattere o piccole piazze alla deriva. Nasce così un viaggio verso un ALTROVE fatto di vestigia di TECNOLOGIA OBSOLETA. Pezzi di modernariato presi da vecchi pc dismessi divengono piazze e grattaceli, e campi verdi di natura sintetica. Città fluttuanti lievitano sospese su un mare di Luce Neon che si fa DEMIURGO UBIQUE e incarna forse l’idea prossima di una NUOVA SPIRITUALITÀ oltre i confini della tecnologia. O l’infinito nulla a cui nessuna tecnologia può sottrarci.
In questo NON-LUOGO dialogano primati, simbolo del potenziale evolutivo umano e allo stesso tempo visione sarcastica di un certo modo comune di lasciarsi rincoglionire dai vari network. Per accedere a METACITY occorre il semplice GESTO di mettersi le cuffie, METACITY è ovunque, è intorno a NOI e si nutre dei nostri DESIDERI.
In METACITY c’è solitudine e alienazione, ma anche infinite possibilità di creare collettivamente e partecipare di un TUTTO che non deve prescindere dal nostro quotidiano. L’architettura della nostra vita sta cambiando e bisogna inevitabilmente seguirne il flusso.
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Commenti 1

Maristella  Angeli
12 anni fa
Maristella Angeli Artista, Pittore
Interessante!

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