In viaggio

Viaggio, treno, rumori, odori.
Silenzio.
Parlare, spesso fà passare il tempo.

Il tempo adesso è fermo.

Volti, volti non capisco se sono vivi o morti.
Tutti stanchi.
Una signora arrossisce davanti ad un libro, chissà cosa c’è scritto.

Riflesso di una ragazza che guarda al di fuori del vetro. Il riflesso è all’interno e la ragazza pure. PENSIERI

Una signora in compagnia del figlio sembra stanca della compagnia stessa, il figlio ad ogni fermata ripete il nome del posto… è decisamente un ragazzo diverso, nessuno ormai si diverte con se stesso. Solo lui.

Un marinaio non marinaio, mi siede accanto. Il non marinaio ha due figli maschi, la moglie è decisamente isterica.

La ragazza del riflesso và via, un uomo prende il suo posto, anfibi marroni ed un fiore rosso su una scarpa, decisamente un commercialista.

Mi sebra di vivere un film in pellicola, qui la vita è affascinate perchè sembra un film al cinema.

Mi sembra di intravedere alcune anime in bianco e nero, altre a colori, sono sfuggenti. Mi servirebbe una macchina fotografica, ma la fotografia spesso mi annoia perchè rende immortale un attimo. L’attimo non può essere reso immortale sempre. Altre volte è essenziale.

Non sò dove siamo, tolgo le cuffie, il ragazzo lo dirà ad alta voce, guardo fuori, è tutto dipinto da una vernice lucida. E’ la pioggia. I toni sono desaturati. Oggi mi sono tagliata i capelli, mi guardo allo specchio e non mi riconosco, probabilmente un giorno mi raserò.

Le goccie scendono a scatti dal vetro, probabilmente gli manca l’aria, e poi ne hanno troppa. L’uomo probabilmente vive per forza d’inerzia.

Palermo – Messina 01.02.2011 Empty Mind