nice price
Il quadro si divide in due parti: nella parte superiore campeggia uno spazio vuoto eppure esplosivo, ironico nel suo ammiccare fumettistico. Ecco il lato ottimista della mobilità e della versatilità in tempo di crisi, esibito nelle potenzialità della campitura priva di soggetti: possiamo essere ciò che vogliamo, dobbiamo inventarci ogni giorno un nuovo modo di stare al mondo. Lo scetticismo però rispetto all’inadeguatezza di questa retorica all’attuale situazione sociale emerge già nei contorni incerti e un po’ grondanti della scritta rossa ‘nice price’: le nostre identità sono a buon prezzo, le nostre competenze professionali in saldo, siamo sfruttati, con allegria, la vostra. Sulla parte inferiore del quadro il cane, immobilizzato nell’imbarazzante atto del pisciare, conferma il senso di indignazione e cinismo che la lettura dall’alto verso il basso suggeriva: una forma di ribellione individualista e disorganizzata in un tempo sospeso, in un mondo stanco…
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