DITTICO_2011
stampa lambda da pellicola su supporto dibond
n. 2 foto cm. 70 x 100 cadauna
il fondo nero è solo per la visualizzazione: le foto compongono un dittico singolarmente.
Contenuti lavoro:
due giovani che sbocciano ad una pienezza di vita con naturale tranquillità, a cui fa da sfondo una natura altrettanto piena e orgogliosa del suo "esserci".
Due protagonisti forti e due primi piani che rivaleggiano: uno rimanda all'altro in un continuo gioco delle parti.
Ho cercato l'armonia in questo lavoro (anche da un punto di vista tecnico con una luce omogenea per ricavarne una sensazione pittorica), memore del dittico di Piero della Francesca ed i soggetti appaiono pienamente integrati in questa parte di mondo che è il Friuli a cui appartengono per nascita, alla stregua dei duchi di Urbino si fanno tutt'uno con il paesaggio inserendosi in esso per nascita.
Dal punto di vista di una rilettura dei ritratti in un'ottica contemporanea, sento il bisogno di un ritorno all'ordine, di un ricominciare da dove si è partiti (il ritratto nell'ambiente), motivazione molto importante in una società ondivaga nelle personali traiettorie del vivere che si traducono per molti in "smarrimento". Qui c'è la forte sensazione di appartenenza ad un luogo ed una forza connaturata nei due giovani, data dal luogo stesso, punto di partenza per una vita cui si aggiungerà il necessario e stimolante confronto con l'esterno.
Si ritorna all'annoso problema della globalizzazione che va affrontato con i giusti mezzi: la cultura d'origine vista come una ricchezza e non come qualcosa da rinnegare in forza di un collettivo ed aberrante livellamento degli scambi umani.
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