Manzuetudine
grottescamente decorato quale tufo scolpito nella gloria di un passato oramai troppo lontano.
Un limpido cielo galleggia e si confonde col verde giallo di un'arida palude.
Una maremma di rami, cespugli e radici si intrecciano e propongono quali fatui troni da occupare
...ma loro storto squilibrio sancisce la caduta di qualche più di una improvvisata dea,
mentre invece intrepidi aironi sorvegliano il silenzio di quella vera che,
in letargo e aggrovigliata come uova, sogna un risveglio vespertino.
Sogna lo schiudersi di un libro ancora orfano del fuoco delle parole.
Un libro che infiammi l'ingegno, la passione, il coraggio... l'amore
un libro che racconti il miracolo del rinascere di un paese sepolto dall' apatia... e dagli impostori
un libro che illustri il miraggio di un paese che si fa onore.
Un paese che dalle sue ossa
con risoluta Mazuetudine innalzi al indomani una carezza
... e riesca a vedere quel che non si vede
se non col cuore.
Un paese che riesca a germogliare
ispirandosi a quel piccolo-grande principe
che in queste terre riuscì a svelare
la bontà dell'elefante
pur se inghiottito dal serpente che,
fin'oggi,
lo corrode!
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