... e luce fu!
Un nuovo tempo che ebbe inizio... e che nel sconfinare i limiti della clessidra astratta che lo rendeva imperturbabile e ciclico... ora impunito squarcia il paesaggio quale fiume che dissangua il nobile intento della carne.
Un lampo di luce nel vortice dell'inerme buio... nella notte fonda di una galassia orfana di brivido e ragione. Galassia vergine che, senza sprecare un grido, si fece madre e diede luce all'intelletto.
Inaspettata reazione di alchimia che dal nulla della polvere filò la vita intrecciando fibre di DNA nell'oceano del caos e l'azzardo calcolato.
Lo spermatozoo, l'uovo, l'embrione... e finalmente, per fortuna (o purtroppo?) l'uomo!
Il mistero della psiche, la insaziabile sete di sapere, un segno di interrogazione permanente... una dolente, ma coraggiosa e produttiva, consapevole ignoranza...
Beata mancanza di risposte che traina lo sviluppo cognitivo e conquista nuovi spazi al di là dell'universo materiale... Incurante della costretta convivenza con una comoda, nonché imprudentemente pigra, alternativa... il credo: un calice primordiale cova la volontà del padre etereo, e dall'occhio sacro fuggì la lacrima che si fece figlio... (concepito nell'apologia al dolore, l’ignoranza e la penitenza)... e che invece, superbo, ingrato, irriverente ed eretico, si configura come pungente canino di insana bestia e, quale spada di Damocle, pende e minaccia il destino del creato.
... e si ritorna a polvere
... e si ritorna a ombra!
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