La grande metastasi

La grande metastasi

Pittura, Figura umana, Olio, 90x120x3cm
Nel corso della sua vicenda esistenziale, l'umo, creatura imperfetta e in costante evoluzione, ha palesato i suoi difetti in forme sempre più evidenti, riconducibili al detorioramento della società che lo ha prodotto.
Condizionamenti, mode, sete di denaro, trasformano l'uomo in un essere senza etica e senza remore.
Scompare il rassicurante involucro esterno e quello che rimane è un inquietante agglomerato di organi che non rispettano più la loro collocazione nè la loro funzione primaria.
L'opera, rappresenta la massima espressione tecnino-artistica del pittore, che non prescinde mai da un significativo sfondo cupo dal quale questo "mostro" emerge.
Altro elemento singificativo,m è la presenza di un orecchio per origliare e una bocca per sparlare e fagocitare, mentre gli altri organi fanno da cornice ai due soli "sensi" rimasti.; a questo essere androgino, con la tipica ironia che ne caretterizza la visione, l'artista ha volutamente scarnificare 2l'uomo contemporaneo", ritraendolo in modo grottesco e vagamente surreale.
Qeust'opera non è solamente una denuncia della banalità e della cattiveria umana, ma esprime anche la speranza, ormai fioca, in un ritorno al vero significato di "Umanità".
M.B.

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