Infine, un’ultima coincidenza del sostantivo Dio con il suffisso dell’ultima parola dell’elenco, Gelici-Dio: il divino sacrificio di Dio è sepolto da uno strato di ghiaccio (GeliciDio). Ibernazione, dunque, del sacrificio di Dio, ma anche ibernazione di se stessi, simbolicamente espresso nel congelamento fotografico delle due immagini coincidenti.
Infatti, la coincidenza “ortografica” tra le ultime due sillabe del suffisso: -cidio (ci-“Di-o”) con il sostantivo Dio, corrisponde alla coincidenza “semantica” del concetto di negazione della vita (uccisione) con il suo opposto e complementare, il concetto di creazione della vita (Dio).
Dio (il creatore della vita) si è ucciso per salvare l’umanità (SuiciDio), è stato ucciso dagli uomini che deve salvare (OmiciDio), è stato ucciso in quanto figlio dell’onnipotente e di Maria (InfanticiDio), è stato ucciso dai suoi fratelli, in quanto tutti figli dello stesso Dio (FraticiDio), è stato ucciso dai suoi figli, gli uomini (ParriciDio), è stato ucciso per liberare l’umanità, sacrificando la sua libertà (LiberticiDio). (segue nel commento successivo)
La coincidenza dei ritratti è poeticamente (e concettualmente) resa dalla fusione del volto dell’autrice con il cuore di Gesù.
Coincidenza di immagini sintetizzata nella frase – in alto a sinistra del quadro – S. CUORE DI GESU’; dove “S.” ha il doppio significato di “Silvia” (il nome dell’artista, quindi l’autoritratto) e di “SACRO” (l’immagine di Gesù: il divino ritratto).
Il quadro è accompagnato da un elenco di parole che riflettono la coincidenza delle immagini in termini verbali. (segue nel commento successivo)
Agognando (tempo presente, modo gerundio, del verbo agognare, dal gr. Agoniàn, combattere, sforzarsi per vincere, essere in ansia). – Bramare con avidità, poiché la brama è sforzo della volontà diretta a conseguire.
Dio (sostantivo “metafisico” per eccellenza).
-cidio (dal lat. -cidium, dal tema di cadere «tagliare, uccidere»). – Secondo elemento di parole composte, nelle quali significa «uccisione».
Nell’opera, “Agognando Dio”, di Silvia Frenda, è rappresentata (con il medium della fotografia) una delle più “classiche” iconografie di Gesù Cristo – nello specifico si tratta del “Sacro Cuore di Gesù” – fusa e confusa con un ritratto fotografico dell’artista. Autoritratto, quindi, coincidente con il ritratto divino. (segue nel commento successivo)
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Infine, un’ultima coincidenza del sostantivo Dio con il suffisso dell’ultima parola dell’elenco, Gelici-Dio: il divino sacrificio di Dio è sepolto da uno strato di ghiaccio (GeliciDio). Ibernazione, dunque, del sacrificio di Dio, ma anche ibernazione di se stessi, simbolicamente espresso nel congelamento fotografico delle due immagini coincidenti.
Brava Silvia.
Infatti, la coincidenza “ortografica” tra le ultime due sillabe del suffisso: -cidio (ci-“Di-o”) con il sostantivo Dio, corrisponde alla coincidenza “semantica” del concetto di negazione della vita (uccisione) con il suo opposto e complementare, il concetto di creazione della vita (Dio).
Dio (il creatore della vita) si è ucciso per salvare l’umanità (SuiciDio), è stato ucciso dagli uomini che deve salvare (OmiciDio), è stato ucciso in quanto figlio dell’onnipotente e di Maria (InfanticiDio), è stato ucciso dai suoi fratelli, in quanto tutti figli dello stesso Dio (FraticiDio), è stato ucciso dai suoi figli, gli uomini (ParriciDio), è stato ucciso per liberare l’umanità, sacrificando la sua libertà (LiberticiDio). (segue nel commento successivo)
La coincidenza dei ritratti è poeticamente (e concettualmente) resa dalla fusione del volto dell’autrice con il cuore di Gesù.
Coincidenza di immagini sintetizzata nella frase – in alto a sinistra del quadro – S. CUORE DI GESU’; dove “S.” ha il doppio significato di “Silvia” (il nome dell’artista, quindi l’autoritratto) e di “SACRO” (l’immagine di Gesù: il divino ritratto).
Il quadro è accompagnato da un elenco di parole che riflettono la coincidenza delle immagini in termini verbali. (segue nel commento successivo)
Agognando (tempo presente, modo gerundio, del verbo agognare, dal gr. Agoniàn, combattere, sforzarsi per vincere, essere in ansia). – Bramare con avidità, poiché la brama è sforzo della volontà diretta a conseguire.
Dio (sostantivo “metafisico” per eccellenza).
-cidio (dal lat. -cidium, dal tema di cadere «tagliare, uccidere»). – Secondo elemento di parole composte, nelle quali significa «uccisione».
Nell’opera, “Agognando Dio”, di Silvia Frenda, è rappresentata (con il medium della fotografia) una delle più “classiche” iconografie di Gesù Cristo – nello specifico si tratta del “Sacro Cuore di Gesù” – fusa e confusa con un ritratto fotografico dell’artista. Autoritratto, quindi, coincidente con il ritratto divino. (segue nel commento successivo)
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