affioramento sogni
Ovunque si vive l’illusione di muoversi per costruire le proprie vite, mentre tutto, ogni azione autentica, ogni scelta spontanea, ogni movimento verso l’effettivo mutamento,si irrigidisce, rallenta, si ferma.
Restare immobili, non produrre alcuna azione utile determinante per la vita del pianeta e dei suoi viventi, è la malattia ormai più diffusa. Questa malattia porta ad illudersi d’agire, di costruire, di trasformare l’esistente, mentre in realtà vengono riempite le giornate di proclami, d’eventi, d’ipocrite azioni decantate in pompa magna, di milioni di inutili apparenze, mentre ci stiamo trasformando in culi di marmo insensibili agli urli del mondo. L’immobilità effettiva è ormai la pratica comune più diffusa mentre, contemporaneamente, le macchine sfrecciano sempre più veloci, e la tecnica ci illude di poter conquistare galassie in cielo ed in terra, di poter costruir la vita che sta distruggendo.
Le genti sono sempre più lente dentro, si irrigidiscono, si immobilizzano, si fermano.
Man mano che ideali, progetti, sogni non vengono più realizzati, non vengono più pensati intensamente, vengono rinchiusi per sempre nella realtà fittizia del quotidiano, la terra si raffredda.
La gente non se ne accorge, avvolta nella costante illusione, ma man mano che non ci si mette più in gioco per costruire un sogno, la terra si ferma e si ghiaccia.
Mentre prolificano innumerevoli guerre d’ogni tipo grazie anche al tacito consenso d’ogni umano per bene, il ghiaccio scende inesorabile sulla terra.
Quando non v’è più concreta opposizione alla guerre dell’avidità e dell’ignoranza, quando si vive solo nella menzogna d’esser contro, quando ci si illude d’opporsi, quando si sprofonda nell’immobile complicità, la terra si ferma.
La terra si ferma, muore, si congela.
La terra sta sprofondando nel gelo dell’immobilità.
Mentre le genti si lanciano in frenetiche danze al dio veloce, al dio rumore, al dio progresso, il ghiaccio li sta avvolgendo, sta dicendo loro che sono già morte, ed anche se non s’avvedono, sono rigide, fredde, immobili e mortalmente velenose.
Il ghiaccio scende a ricoprire le menti, nere lastre di ghiaccio si allargano e conquistano ogni angolo della terra.
Mentre lo scuro ghiaccio ricopre ogni pensiero, ogni corpo, annerendo la terra, piccolissime bollicine chiare salgono verso la superficie del pianeta.
Ogni sogno, ideale, speranza, progetto che non si è trasformato in realtà, rimane intrappolato nel buio ghiaccio come piccola particella bianca, come piccola bolla contenente vita, come fiore cristallizzato.
Fiore di ciò che non c’è ma che avrebbe potuto esistere.
Mentre il gelo avvolge la terra, milioni e milioni di cristalli di sogni tendono a salire in superficie, lasciando solo l’idea di ciò che meravigliosa sarebbe potuta essere la terra tutta se l’agire bene si fosse trasformato da sogno a realtà.
Le bollicine salgono in superficie creando tessuti, pizzi, molteplici disegni, le bollicine sole o, aggregate a quelle nate da alti sogni, spiccano bianche sul ghiaccio nero.
In alcuni punti, sulla terra, si trovano formazioni di sogni cristallizzati, come fiori di incredibile bellezza, essi sono nati dai sogni, dai progetti sognati da molte genti, che insieme, desideravano costruire la bellezza per tutti.
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