LA DIGNITA' PRIMA DEL PANE
‘La dignità prima del pane’ è un’espressione con la quale la madre di Mohammad Bouazizi in un’intervista al Time sintetizza il senso del sacrificio di suo figlio. Questo gesto estremo è stata la scintilla che ha messo in moto il popolo tunisino prima e interi popoli del nord Africa, Vicino Oriente e Medio Oriente subito dopo, una reazione a catena che ancora oggi non ha esaurito la sua spinta.
Questa opera è parte di una serie nata come tributo verso i movimenti della Primavera Araba. E’ la personale rielaborazione di particolari decorativi di architetture islamiche. Si compone di linee realizzate con nastri adesivi di diversa larghezza, stratificati e intervallati da stesure di vernice trasparente. La realizzazione è lunga e laboriosa: essendo totalmente manuale richiede tempo e concentrazione costante. Gesti ripetitivi. Attenzione. Precisione. Come una lunga preghiera. Partendo dal centro ogni cosa deve essere al suo posto. Nell’arte islamica il punto centrale, da cui tutto nasce e diventa misurabile, può rappresentare Dio.
Un paio di scarpe consumate poste ai lati sorreggono il pannello: sollevandolo da terra lo rendono monumentale (come le zampe leonine presenti fin dall’antichità nella statuaria occidentale). Inoltre sono esplicito riferimento ad uno degli aspetti che accomunano i movimenti nelle diverse nazioni: l’assenza di una divisa ufficiale ovvero l’idea della rivolta combattuta dal popolo in abiti civili, espressione della propria libertà individuale.
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