Gli “assemblaggi”, di cui fa parte “ lepre”, nascono da considerazioni concettuali sull’ibridazione tecnologica della natura umana e dalla sfida, puramente tecnica, di utilizzare il rifiuto urbano come materia pittorica e al contempo come sostanza plasmabile.I materiali che utilizzo sono prevalentemente recuperati da piccoli elettrodomestici, materiale informatico ed elettronico, ma non solo. Smonto e rimonto il tutto sopra supporti di legno o metacrilato, anch’essi recuperati; partendo da un disegno preliminare e selezionando i rottami con accuratezza anatomica, li assemblo posizionandoli all’interno di un sistema organico, dove ogni pezzo occupa uno spazio ponderato con cura, come se dovesse avere davvero una funzione vitale.
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