WORK IN PROGRESS (alla maestra Luciana Doglioni)

WORK IN PROGRESS (alla maestra Luciana Doglioni)

Installazione, Interni, 180x260x260cm
Ho immaginato di rivivere un fatto accadutomi quando frequentavo le scuole elementari e che mi provocò un forte shock a livello emotivo.Per un’esasperata timidezza da piccino ho sempre trovato disdicevole e vergognoso alzare la mano in mezzo alla classe per chiedere il permesso di uscire ed andare in bagno. Dentro di mè temevo sempre di essere messo sotto esame, mi sentivo con gli occhi puntati addosso e arrossivo spesso per motivi anche di poco conto. Tenevo spesso la pipì per lunghe ore, sforzandomi di arrivare al suono della campanella della ricreazione con sforzi a volte davvero importanti.Un bel giorno non riuscendo a trattenermi oltre…. Me la feci addosso!La maestra se ne accorse forse avvertita da qualche compagno di banco e mi fece impietosamente alzare e senza usare particolare sensibilità con parole e tono di voce perentorio mi indicò la porta d’uscita della classe.Inutile raccontare l’imbarazzo e la vergogna provata…..Quest’opera è al tempo stesso un tentativo di rivivere e metabolizzare questo evento che a mio parere ha inconsciamente influenzato la mia personalità come del resto ogni evento che ci capita specialmente da bambini e una sorta di vendetta postuma perpetrata nei confronti dell’allora mia maestra.Vendetta perché nel ricostruire la scena ho utilizzato una bambina e quella bambina ho voluto fosse proprio la maestra , facendole provare il trauma che dovetti subire in una sorta di capovolgimento dei ruoli di vittima e ‘carnefice’.Al tempo stesso l’utilizzo di una bambina nel rappresentarmi mi riporta alla paura con cui convissi per molto tempo di esser scambiato di sesso, paura determinata dalla mia debolezza e timidezza che lasciava ampi margini alla sfrontatezza dei bambini più intraprendenti e cattivelli, sempre molto bravi a prendersela con le persone più deboli.Ho infine voluto ricoprire l’intera scena con un telo protettivo, quello che usano per es. gli imbianchini a protezione degli oggetti di una casa per stare a significare che ogni nostra forte esperienza emozionale rimane scolpita nella memoria, viene protetta e conservata per tutta la vita e determina il nostro futuro e il nostro essere, le nostre paure e le nostre frustrazioni;le pareti possono essere sbiancate e rimesse a lucido in un continuo work in progress ma l’arredamento della casa, ciò che ne determina il carattere, rimane sotto il telo, visibile ed immutabile. Quello che ho ricreato in grande, è in realtà una piccola cella della mia memoria e l’inconscio è quell’invisibile imbianchino/operaio che ricopre e protegge con il velo del ricordo ogni singola esperienza della nostra vita.

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Commenti 8

Mina Cappussi
9 anni fa
Mina Cappussi Artista, Fotografo, Media
Inconsciamente hai fatto un grande lavoro introspettivo per liberarti del peso di tale episodio. E' il principio delle Costellazioni Familiari usato normalmente in psicoterapia e nel Counseling. Bravo. E complimenti alla maestra il cui nome è ormai immortalato nella memoria collettiva.
KATY GAGLIANO
10 anni fa
KATY GAGLIANO Artista
Incredibile come l'insensibilità di certi individui o delle particolari situazioni possano segnare così profondamente l'animo e l'essere di una persona...
patgamb
11 anni fa
patgamb Artista
lavoro molto profondo e la cosa terribile che i soprusi più terribili sono quelli meno visibili e spesso legittimati dalla maggior parte di noi, un esempio è; il dover chiedere il permesso per andare in bagno o per le ragazze spiegare al professore di latino che quando si ha le mestruazioni si ha bisogno di usare il bagno più spesso e tante altre circostanze che ci fanno sentire di merda.
MARINA BENEDETTI
11 anni fa
Forte, soprattutto se messa in relazione con la vita del pensiero divergente nella storia delle istituzioni e nell'arte (in Italia?)....
silvi
11 anni fa
silvi Artista
E dire che la scuola dovrebbe essere formativa!
Suzan a1qq Hijab
11 anni fa
you get it from the sky to the end even if you prayed
and not the finger in the nose
have fun with god help
it:
lo si ottiene dal cielo fino alla fine, anche se hai pregato
e non il dito nel naso
divertirsi con l'aiuto di Dio
profondo
Corrado Lippi
12 anni fa
Corrado Lippi Artista
Opera in profondità. Ho sofferto anch'io episodi simili, che lasciano ferite indimenticabili.
Marta Fiorentini
12 anni fa
capisco
mi successe in colonia... che incubo

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